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Martedì 30 settembre 2008 - LIVELLO 1 PASSA AL LIVELLO 2: 19,99 euro al mese subito con carta di credito o bonifico bancario
DETTAGLI DEI PORTAFOGLI al 29 settembre 2008
ETF ITALIA - caratteristiche: portafoglio che investe in tutti i paesi del mondo, costituito esclusivamente da ETF, in media 15-20 fondi, quotati tutti sul mercato italiano, e facilmente reperibili con qualsiasi intermediario online. BIG MONEY - caratteristiche: portafoglio composto costantemente da soli quattro titoli, quotati sul Nyse e Nasdaq, selezionati tra i più performanti degli ultimi mesi, e cambiati ogni quattro settimane, utilizzando sofisticate tecniche di screening computerizzato finalizzato al momentum e applicando sei rigidi criteri alla selezione, in modo da evidenziare i titoli “top” di ogni settore. TOP ANALISTI - caratteristiche: portafoglio composto in media da 50-80 azioni internazionali, quotate sul Nyse e Nasdaq, realizzato replicando le raccomandazioni di acquisto e vendita provenienti da un pannello di oltre 20 tra i migliori analisti mondiali, selezionati tra coloro che si sono distinti nel tempo nelle principali classifiche internazionali. TOP VALUE & GROWTH - caratteristiche: portafoglio compostio in media da 8-12 azioni internazionali, che privilegia i titoli con i price earning più contenuti, realizzato utilizzando sofisticate tecniche di screening computerizzato e applicando sei rigidi criteri alla selezione, in modo da evidenziare i titoli “top” di ogni settore. CLICCA E CONSULTA I PORTAFOGLI DEGLI ANALISTI IN FORMATO PDF E EXCEL
http://www.strategyinvestor.com/amember/member.php
Gentile abbonato, i nostri lettori hanno avuto ragione: nel sondaggio pubblicato sul nostro sito www.strategyinvestor.com avevano previsto questa situazione. Alla domanda se il crack Lehman segnava la fine della crisi hanno così risposto: Il 47,76% del campione aveva previsto che la situazione doveva ancora peggiorare e questo si è puntualmente verificato. Come sempre, i lettori hanno avuto ragione. Il migliore analista è sempre il consenso generale e questo sondaggio, che ha mostrato una forte partecipazione, ci è stato di grande utilità per comprendere le opinioni del pubblico. Ora, per proseguire su questa strada abbiamo posto un altro quesito: Dopo i recenti ribassi è il momento di comprare? Le risposte possibili sono: 1) NO, meglio aspettare ancora 2) SI, gradualmente si può già comperare 3) SI, conviene comperare fortemente Il sondaggio è appena stato pubblicato on line all'indirizzo: http://www.strategyinvestor.com/2/modules.php?name=Surveys&pollID=7 Per una maggiore attendibilità del sondaggio, il sistema accetta un solo voto al giorno per indirizzo IP. Invitiamo i nostri lettori ad esprimere la propria preferenza e ad usare questo sondaggio come strumento di opinione consensuale. Normalmente, un numero elevato di votanti rappresenta il vero consenso previsionale sul mercato. Il piano di aiuti per 700 miliardi di dollari proposto dall'amministrazione Bush è stato respinto dalla camera e il mercato ha subito reagito con una massiccia ondata di vendite. Il Dow Jones ha segnato -6,98%, l'indice S&P500 -8,79% e l'indice Nasdaq -9,14%. Si tratta della seconda maggiore flessione giornaliera degli ultimi 21 anni. Per trovare un risultato peggiore bisogna infatti risalire al 19 ottobre 1987. In quel fatidico giorno, il mercato lasciava sul terreno un incredibile -22,6%. Pochi giorni dopo, il 26 ottobre del 1987, l'indice registrava ancora un -8%, seguito da un ulteriore perdita di -7,2% il giorno dopo. Le motivazioni dei ribassi del 1987 erano diverse da quelle di questi giorni, ma i risultati dirompenti sul mercato erano esattamente gli stessi di oggi. Ricordiamo bene quel mese di ottobre di 21 anni fa con le forti sensazioni ed emozioni che un ribasso di quelle dimensioni aveva creato in tutti noi operatori sul mercato. Il disorientamento era stato ancora più forte in quanto i due anni precedenti avevano regalato guadagni incredibili, con le borse in una situazione quasi euforica. Ieri, l'indice VIX, che misura la volatilità del mercato ha fatto segnare 46,7, il livello più elevato degli ultimi 18 anni e il massimo assoluto da quando viene registrato questo indicatore. Il precedente picco era stato registrato a 40, in concomitanza con i punti minimi del mercato raggiunti nel 1998, nel 2001 e nel 2002. In pratica, questo indicatore segna i suoi massimi in prossimità dei minimi storici dei mercati. Il fatto che oggi stia al massimo storico ci fa ben sperare per il futuro. A parte le ovvie considerazioni e i paragoni con il passato, che graficamente ci indicano che potremmo essere vicini ad un punto di svolta, vale la pena soffermarci un istante sulla gestione di questa crisi da parte dell'amministrazione Bush. Gli analisti ritengono che Paulson e company abbiano reagito al precipitare degli eventi perlomeno in maniera ritardata e confusionaria. In un articolo uscito pochi giorni fa sul Financial Times, il finanziere George Soros aveva criticato l'operato di Paulson dichiarando: " lunedi scorso decide di far fallire la Lehman creando un pericoloso precededente e rifutando nello stesso giorno un aiuto al colosso AIG, vicino al fallimento. Il giorno dopo cambia idea e fornisce alla AIG un prestito di 85 miliardi con condizioni punitive, e due giorni dopo, in seguito ad una pesante reazione dei mercati cambia ancora idea correndo ai ripari con il mega piano da 700 miliardi." Nello stesso tempo il presidente Bush ha più volte parlato agli americani con toni allarmistici (lo farà ancora una volta oggi) cercando di convincere l'opinione pubblica a far passare l'oneroso piano. Il congresso Usa questa volta non si è lasciato convincere dalle argomentazioni di Paulson e ha bocciato il salvataggio, lasciando il mercato in balia di se stesso. Ora, dopo la bocciatura, Paulson ha dichiarato che l'amministrazione farà comunque di tutto per proteggere il mercato finanziario e l'intera economia Usa. Si parla di una riedizione del piano con alcune correzioni, da ripresentare subito al congresso per una nuova approvazione. Lasciando per un momento da parte i commenti e le reazioni per il mancato varo del mega provvedimento, passiamo ora ad una analisi dei numeri del mercato . Molti lettori in questi giorni difficili si stanno chiedendo cosa fare e come comportarsi con i titoli dei propri portafogli. Per rispondere a questa domanda, osserviamo il mercato in prospettiva storica, tornando a quel fatidico 19 ottobre di 21 anni fa, e a quel terribile ribasso di -22,6% in un solo giorno. Ebbene, a distanza di 21 anni, possiamo tirare oggi un bilancio molto più chiaro, confermando ancora una volta in maniera decisa che, nonostante le forti e inevitabili oscillazioni di breve periodo che avvengono per le più svariate motivazioni, il mercato azionario è sempre stato il posto giusto dove stare. Per capire meglio questo ragionamento, facciamo ora l'ipotesi più negativa possibile e cioè quella di un investitore particolarmente sfortunato che abbia investito sull'indice Dow Jones venerdì 16 ottobre 1987, esattamente un giorno prima dei forti crolli di ottobre di quell'anno e abbia venduto l'indice ieri sera, ancora una volta dopo un forte calo sopportando due mega ribassi storici. Investitore sfortunato - (ha comprato subito prima di un mega ribasso e ha venduto dopo un altro ribasso)
Vediamo adesso l'ipotesi migliore e cioè quella di un investitore super attento, che abbia comperato l'indice Dow Jones al 20 ottobre 1987, esattamente il giorno dopo del crash di ottobre di quell'anno e abbia venduto l'indice venerdì scorso, un giorno prima del forte calo di ieri, evitando i due mega ribassi. Investitore attento - (ha comperato subito dopo un mega ribasso e ha venduto prima di un altro ribasso)
Dal momento che nessuno possiede la sfera di cristallo per conoscere in anticipo questi punti di picco minimo, entrambi le ipotesi sopra elencate sono dei casi limite. Con molta probabilità, la maggioranza degli investitori starà nel mezzo, con risultati intermedi tra il 10 e 11% annuo. Nessuno è in grado di comprare o vendere il giorno migliore in assoluto. Da questi numeri però possiamo trarre una importante lezione che ci deve sempre ritornare nella mente nei momenti più difficili come la seduta di ieri: anche l'investitore più sfortunato in assoluto, colui che ha comperato prima del crollo più grande della storia e ha venduto subito dopo un altro maxi crollo, nel corso degli ultimi 21 anni, avrebbe comunque guadagnato ben 10,04% ogni anno, moltiplicando per oltre quattro volte il suo investimento originale, dividendi inclusi. I ribassi periodici del mercato, anche se dolorosi e preoccupanti nel breve termine, sono fisiologici, fanno parte delle regole del gioco e non influiscono in alcun modo sulle performance di lungo periodo dei mercati, che come abbiamo visto nell'esempio sono sempre improntate al rialzo. Dal momento che i successivi rimbalzi normalmente sono sempre stati rapidi e altrettanto forti, non conviene mai uscire dal mercato, e questa è la nostra risposta e considerazione ai lettori che si pongono oggi questa domanda. Warren Buffet, John Templeton, Benjamin Graham, Al Frank e tanti altri tra quelli che noi abbiamo monitorato regolarmente nel nostro report, hanno sempre sfruttato i momenti di ribasso per acquistare a prezzi bassi e mantenere con grande pazienza, aspettando che le aziende selezionate riescano con la loro crescita a generare importanti performance e risultati stellari nel corso degli anni. Investire in borsa secondo questi esperti è molto facile. Basta comperare i titoli giusti e saper aspettare con disciplina e pazienza. La grande corsa secolare dell'indice Dow Jones A meno che un giorno non decidano di regalarci i titoli delle migliori aziende mondiali, questa crisi, come tutte le altre finirà. Anche se può risultare difficile mantenere la rotta quando si balla forte come in questi giorni, bisogna tenere gli occhi sui fondamentali e sui dati aziendali. I ribassi creano sempre occasioni e affari dal momento che anche le più importanti e blasonate aziende con storie di successo spesso vengono temporaneamente trascinate in basso da vendite irrazionali creando importanti finestre di ingresso. La scorsa settimana abbiamo citato l'esempio di Generali, dedicando ampio spazio al fatto che il titolo quotasse agli stessi livelli di quasi 5 anni fa, dimenticando gli importanti progressi aziendali della compagnia nello stesso periodo. Ebbene, dalla nostra segnalazione di martedì scorso, il titolo ignorando completamente i ribassi del mercato, ha chiuso la settimana in rialzo di +2,1%. Generali ci ha mostrato chiaramente che esistono dei punti dove per le più diverse situazioni si arriva ad una tale compressione dei prezzi da far scattare comunque gli acquisti. Dopo i ribassi di questi giorni, esistono parecchie centinaia di situazioni come Generali e molti dei 100 titoli che compongono il nostro modello Top Analisti sono ormai a prezzi da sconto e spesso non considerano neppure i sottostanti valori fondamentali. Analisi dei portafogli - Le migliori occasioni dopo i ribassi Prima di passare alla sezione operativa, vediamo le notizie che hanno caratterizzato i titoli dei nostri portafogli. Venerdì scorso la banca Washinghton Mutual, storico istituto con 2400 filiali fondato nel lontano 1889, su pressione di oltre 17 miliardi di dollari di prelievi da parte dei depositanti in meno di 10 giorni, dopo 119 anni di attività, ha ceduto e non è stata di in grado di far fronte agli impegni, dicharando default e vendendo la parte buona dell'istituto alla JP Morgan per 1,9 miliardi di dollari. Dopo il fallimento, il titolo ha ripreso ieri le contrattazioni a 0,16 dollari, un valore ormai ridotto quasi a zero ora che la società si è svuotata dei suoi assets. John Buckingham, uno degli analisti che compongono il pannello di esperti da noi monitorati, ha dichiarato: "Per Washington Mutual, il maggiore fallimento bancario della storia Usa, è una fine triste. Fino all'ultimo la banca ha cercato di assicurare gli investitori sul fatto di essere in grado di gestire la crisi. Persino uno dei maggiori e quotati gestori di Wall Street, la Texas Pacific Group, ha perso miliardi scommettendo che la banca sarebbe stata capace di gestire e superare l'attuale crisi. Anche noi siamo stati su questa linea convinti che quelle istituzioni in grado di superare questa fase avrebbero in seguito prosperato e avevamo pensato che Washingthon Mutual fosse stata una di queste. Dal momento che abbiamo sbagliato e non è stato così, abbiamo adesso poca scelta e non ci resta che vendere le nostre azioni sul mercato. Con molta probabilità, il default di Washington Mutual, sarà la fortuna di JP Morgan, che si trova oggi ad avere acquisito una maggiore penetrazione in alcuni stati come la California, dove la presenza della vecchia banca era più massiccia." Da parte nostra non possiamo che allinearci e vendere le 90 azioni del portafoglio Top Analisti. Per fortuna, la forte diversificazione su ben 100 titoli del modello, ha causato un lieve e quasi trascurabile danno al portafoglio, dal momento che nell'ultimo periodo l'incidenza percentuale del titolo sul totale ammontava a meno dello 0,06%. Come contropartita positiva, per una banca finita male, altre banche ci stanno danno soddisfazioni nei nostri portafogli. Restando sempre in tema, questa settimana abbiamo incassato il dividendo di PASSA AL LIVELLO 2, una delle poche istituzioni bancarie Usa ad aver resistito bene alla crisi. Non a caso, il miliardario Warren Buffet, è il maggiore azionista con il 3,9% dell'istituto per circa 2 miliardi di dollari. Il titolo in questi giorni quota ai suoi massimi storici e distribuisce un dividendo pari al 4,70% annuo (data di pagamento 19 ottobre 2008). Il titolo scambia attualmente ad un price earning pari a 13,5 volte gli utili attesi e rimane nella nostra BUY LIST. Dalla nostra raccomandazione del 28 agosto dello scorso anno, il titolo mostra un progresso di +8,69%, a cui vanno a sommarsi i quasi 5 punti percentuali incassati come dividendi. Non male, per una situazione di crisi del credito come quella che stiamo vivendo. James Early attribuisce al titolo un potenziale di medio termine pari a +19% dai livelli attuali. Il titolo è BUY e il fatto che sia proprio Buffet il maggiore azionista e controllore delle attività ci fornisce ulteriore garanzia sulla solidità e potenzialità di crescita futura del gruppo. La nuova raccomandazione di oggi - continuare ad investire come Warren Buffet Quando si muove Buffet stiamo sicuri che è il momento di farlo. I 5 miliardi investiti la scorsa settimana in Constellation Energy, uniti ad ulteriori 5 miliardi investiti nella Goldman Sachs, mostrano con chiarezza che è giunto il momento di fare shopping in borsa. Il magnate americano, principale azionista di alcune delle maggiori aziende al mondo tra le quali Coca Cola, attualmente uno degli uomini più ricchi al mondo, deve infatti le sue fortune esclusivamente al suo talento negli investimenti in borsa. In oltre 45 anni, la sua holding Berkshire Hathaway è diventata il titolo più caro a Wall Street. Per comperare una sola azione di questa società sono oggi necessari 133.800 dollari. Il titolo è uno dei pochi ad aver contenuto le flessioni nel ribasso di ieri, con una perdita di solo 0,89 punti percentuali. Se pensiamo che nel 1962 Buffet ha incominciato ad acquistare il titolo a soli 6 dollari, ci rendiamo conto perchè i mercati guardano sempre con grande attenzione alle mosse del finanziere. I prezzi bassi degli ultimi mesi non sono sfuggiti a Buffet, che con la sua solita discrezione e disciplina, ha nel frattempo accumulato partecipazioni in alcune delle migliori aziende mondiali tra le quali anche quelle di cui parliamo oggi. Ciò che sorprende maggiormente è che anche in questo caso il business è uno dei più tradizionali e solidi, a testimonianza che i grandi affari spesso si fanno scommettendo su primarie società a sconto che abbiamo ogni giorno davanti agli occhi. La prima società di cui parliamo oggi è PASSA AL LIVELLO 2, quotata al Nyse. Proprio ieri, abbiamo incassato il dividendo su questa azienda, in portafoglio da un anno, che ai prezzi di questi giorni si presenta come una interessante e difensiva opportunità di investimento. Il dividendo incassato è pari al 3,5% su base annua (data di pagamento 17 ottobre 2008). Prima del 2000, l'azienda faceva parte di un altro colosso globale del settore, pure presente nel nostro portafoglio, che in seguito decideva di quotare separatamente la multinazionale. La società opera nel settore alimentare e delle bevande in tutto il mondo, con sedi negli Stati Uniti, Canada, Europa, America Latina, Asia, Africa e Medio Oriente. Si tratta di un colosso da oltre 48 miliardi di dollari che vanta tra i suoi prodotti alcuni dei marchi più prestigiosi del settore. Solo in Italia la società commercializza dal 1964 oltre 40 prodotti con alcuni dei marchi tra i più diffusi sui banchi dei supermercati. Fare la spesa da azionisti: +1120% La società in borsa è stata molto generosa per gli investitori. Nel corso degli ultimi 20 anni, gli azionisti hanno conseguito un guadagno record di +1120%, moltiplicando per oltre undici volte il capitale investito, senza considerare tutti i dividendi distribuiti ogni anno fino ad oggi. Sicuramente, come ha fatto Buffet in questi ultimi mesi, è meglio fare la spesa da azionisti, sapendo che ogni acquisto che viene effettuato in ogni parte del mondo genera un flusso di redditi e utili per l'azienda. I prezzi bassi di questi giorni costituiscono un'occasione unica di partecipare ad un business così importante e globale. A fine 2007, l'azienda ha acquisito il ricco business dei biscotti da una delle maggiori aziende europee del settore. Commentando l'acquisizione, il presidente della società ha dichiarato: "Oggi la nostra azienda è leader mondiale del settore dei biscotti e vanta un ampio portafoglio di marchi di grande successo. Sfrutteremo la nostra vasta scala, la nostra portata geografica e le nostre tecnologie combinate per espandere ancora più velocemente in tutto il mondo alcuni dei prodotti più noti. L’acquisizione rientra nel nostro programma volto a creare un valore a lungo termine per gli azionisti e, soprattutto, permetterà di aumentare l’utile per azione già nel primo anno.”
L'azienda di cui parliamo oggi è uno dei più grandi gruppi alimentari a livello mondiale, con un fatturato annuo di oltre 37 miliardi di USD. Da oltre cento anni la società offre ai consumatori alimenti sani e gustosi in linea con il loro stile di vita. L'azienda gestisce un ampio portafoglio di marchi primari in oltre 155 paesi, inclusi sei brand con fatturati superiori al miliardo di dollari. Gli analisti sono particolarmente positivi sulle prospettive del titolo. James Early, analista di Motley Fool, attribuisce alla società un potenziale a breve pari a +24,6%, mentre Matt Arnolds, analista di Edward Jones, ha dichiarato in una intervista a Reuters che la società è una primaria azienda con marchi di grande qualità, con margini operativi depressi che offre al momento un valore significativo, specialmente se il management sarà in grado di aumentare la profittabilità e guidare in contemporanea l'innovazione dei prodotti. Con Warren Buffet al timone, non abbiamo dubbi che questo accadrà. Il titolo è un BUY e va acquistato oggi in apertura di mercato Usa. La seconda raccomandazione di oggi. Ancora una grande azienda difensiva - Target +118% In un momento come quello attuale il nostro interesse deve concentrarsi maggiormente su quelle grandi aziende multinazionali, più difensive, che detengono attualmente business, consolidati, facili da comprendere e a bassa volatilità. Due settimane fa, nel report del 16 settembre, abbiamo dedicato ampio spazio a questa aizenda, dal momento che i prezzi favorevoli di questi ultimi giorni permettono un investimento di grande qualità a sconto. Stiamo parlando di Procter & Gamble, quotata al Nyse con simbolo PG. Dobbiamo ritornare oggi su questo titolo, dal momento che proprio ieri è uscita una nuova analisi da parte di Bryan White, di Motley Fool e che tra pochi giorni il titolo staccherà la sua cedola trimestrale, in previsione per il 16 ottobre. A costo di essere ripetitivi, anche questa azienda vede come secondo azionista Buffet, subito dietro a Barclays Bank che detiene una partecipazione di quasi 9 miliardi di dollari. In questo report si cita anche il risultato del sondaggio tra i lettori fatto dal portale, da cui risulta: opinione dei lettori: 4534 ritengono che il titolo farà più del mercato 150 ritengono che il titolo fara meno del mercato. opinione degli analisti: 19 analisti ritengono che il titolo farà più del mercato nessun analista ritiene che il titolo fara meno del mercato. E' una azienda che vanta cifre da record: tre miliardi di volte al giorno, i prodotti di questa azienda entrano nella vita delle persone di tutto il mondo. La società, con una grande storia di successo di 170 anni, vanta uno dei più importanti portafogli di marchi di qualità, impiega circa 140.000 dipendenti e opera in 80 paesi. Sicuramente, vista la copertura mondiale dei suoi prodotti, tutti i nostri abbonati faranno già parte della schiera di consumatori e clienti di questa società. Il nome dell'azienda per qualcuno forse potrebbe dire poco, anche se basta osservare i marchi distribuiti solo in Italia, per rendersi conto che si tratta di un vero gigante, una delle migliori società a livello internazionale. I marchi distribuiti in Italia - Alcuni dei prodotti più diffusi nei supermercati
La tabella sopra evidenzia chiaramente la vastità del business aziendale. Tutti i marchi sopraelencati, sono prodotti direttamente dalla società. Come si può facilmente notare, la gamma spazia dai detersivi, ai prodotti per la cura personale, dalla rasatura, all'igiene dentale, dai prodotti di bellezza alle batterie e alle patatine fritte. Solo in Italia abbiamo contato ben 40 diversi marchi, per milioni di pezzi distribuiti in maniera capillare dai supermercati e grandi centri commerciali, ai piccoli negozi di provincia. Ogni giorno nel mondo tre miliardi di consumatori usano prodotti della società e contribuiscono in questo modo ad un costante aumento di fatturati, utili e dividendi. A questo punto è chiaro che oggi, da consumatori, vale la pena diventarne subito azionisti, approfittando dei prezzi bassi di questi ultimi giorni beneficiando direttamente del boom globale di vendite e trarne un vantaggio diretto per i prossimi anni. +4.000% in borsa - la migliore difesa contro le oscillazioni di breve termine
Il grafico evidenzia chiaramente le crescite record registrate dal titolo in borsa. Dal 1970 ad oggi il trend è stato decisamente e costantemente al rialzo, con un guadagno complessivo di +4.000% (linea blu), contro poco più di +1.000% per l'indice S&P500 (linea rossa). In 38 anni, la società ha generato una tale ricchezza da quadruplicare i guadagni per gli investitori, rispetto ad un semplice investimento nell'indice. I dividendi sono cresciuti ogni anno in maniera costante: chi avesse investito nell'azienda soltanto qualche anno fa si ritroverebbe oggi in tasca un gruzzolo aggiuntivo di rilievo, oltre a ben 5 split con assegnazioni gratuite di azioni nel corso degli ultimi anni. Anche in questo caso il titolo è sottovalutato. La media storica a 50 anni del price earning per questa società si è attestato a 24,28 volte, contro una valutazione di ieri pari a 15,49 volte gli utili stimati per il 2009. Sulla base di questi parametri gli analisti attribuiscono al titolo un target a 3-5 anni a 145 dollari, con un potenziale pari a +118% dalla chiusura di ieri. Il titolo è STRONG BUY e va acquistato oggi in apertura di mercato Usa. Buone performance a tutti! Paolo Crociato Compra basso - Vendi Alto! John Templeton Comunichiamo con piacere a tutti i nostri lettori che è disponibile sul sito il comodo sistema di pagamento a mezzo carta di credito per l'abbonamento e il rinnovo del secondo livello da 19,99 euro mensili. Il nuovo sistema, dopo una breve registrazione, permette di effettuare il pagamento on line con tutte le principali carte di credito, incluso le prepagate. In pochi minuti, dopo l'attivazione, gli iscritti ricevono una mail di benvenuto con i codici di accesso al servizio per l'area riservata. L'abbonamento può essere sottoscritto anche per un solo mese e si rinnova automaticamente di mese in mese fino a sospensione gestita dall'utente. Per iscriversi in maniera rapida, cliccare sul logo:
pazienza - disciplina - esperienza La pazienza e la disciplina, unite alla esperienza, per oltre mezzo secolo hanno creato quel mix vincente che ha permesso alla clientela di far crescere nel tempo i propri portafogli, sfruttando le debolezze e le opportunità presenti sui diversi mercati. Con soli 19,99 euro mensili a mezzo Visa o Mastercard, o tramite bonifico bancario è possibile rimanere sempre aggiornati su tutte le ultime novità dal mondo dei migliori analisti internazionali. L'abbonamento è libero e può essere sospeso anche dopo il primo mese. Ad un costo di 66 centesimi al giorno, e meno di un qualsiasi quotidiano, gli iscritti al secondo livello ricevono tutti i martedì i portafogli, i consigli e le raccomandazioni di un pannello tra i maggiori esperti internazionali, che negli ultimi 50 anni hanno già dimostrato le loro capacità di battere il mercato con qualsiasi andamento, accumulando e creando ricchezza per i loro clienti. clicca qui per abbonarti anche per un solo mese: http://www.strategyinvestor.com/amember/signup.php?price_group=1 TABELLA SETTIMANALE PERFORMANCE - Pannello dei principali analisti monitorati Ogni settimana analizziamo le performance di oltre trenta tra i migliori gestori e analisti mondiali, effettuando anche simulazioni di acquisto e vendita, seguendo esattamente le indicazioni provenienti dall'analista di riferimento e replicando il suo portafoglio modello. Nelle simulazioni, gli acquisti e le vendite vengono effettuate al prezzo di chiusura di borsa del giorno successivo al pervenimento del consiglio presso i nostri uffici. L'aggiornamento della tabella delle performance avviene di norma mensilmente.
La prossima edizione è prevista per martedì 7 ottobre 2008 LMR nell' esercizio della sua attività di consulenza esprime opinioni, pareri e considerazioni sui mercati che non possono in alcun modo essere considerati come raccomandazioni di acquisto o vendita di titoli, di valute o di operazioni immobiliari. LMR prepara le analisi, gli studi e gli elaborati sulla base di informazioni provenienti da fonti indipendenti e ritenute autorevoli. Non vi e' comunque alcuna garanzia che le previsioni contenute negli elaborati si verifichino puntualmente. LMR non si assume quindi alcuna responsabilità su eventuali perdite derivanti da acquisti o vendite effettuati dalla clientela a seguito della lettura e interpretazione degli elaborati di volta in volta allestiti. Tali reports devono quindi essere utilizzati dalla clientela unicamente come mezzo per l' ampliamento delle proprie conoscenze nei diversi settori considerati. Per cancellare la propria adesione al secondo livello inviare una email a info@strategyinvestor.com con una richiesta in tal senso |